Un patrimonio straordinario di vitigni autoctoni su cui lavorare, un meraviglioso clima, con un’eccezionale intensità luminosa che facilita la perfetta maturazione delle uve, dando origine, senza forzature, a vini ricchi, pieni e concentrati: ce n’è abbastanza per fare del Salento uno dei comprensori guida della riscossa dell’enologia pugliese, brillantemente in atto già da diverso tempo, come testimonia la corsa allo shopping di nuovi vigneti che si è scatenata a sud della dorsale Taranto-Brindisi.
Tra le aziende con una solida storia alle spalle in questo estremo lembo di terra stretto tra lo Ionio e l’Adriatico va sicuramente annoverata Agricole Vallone, fondata nel 1934 e condotta dalle sorelle Vittoria e Maria Teresa Vallone, con il prezioso supporto dell’agronomo Donato Lazzari e dell’enologa Graziana Grassini. Complessivamente sono 630 ettari, di cui 170 a vigneto (con prevalenza del tradizionale sistema di allevamento ad alberello), dislocati su tre corpi aziendali: Tenuta Flaminio in agro di Brindisi, Tenuta Iore in agro di San Pancrazio Salentino e Tenuta Castelserranova, in agro di Carovigno. Con l’aggiunta di due diverse strutture, una a Brindisi, dove ha luogo la fase di vinificazione di tutti i vini, ed una a Copertino, in provincia di Lecce, “teatro” della delicata fase dell’affinamento, in acciaio ed in legno.
Accanto al ricercatissimo Graticciaia, Negroamaro in purezza austero ed elegante, ottenuto con la speciale tecnica della messa a riposo, dopo un’attentissima selezione, delle uve in fruttaio (una sorta di Amarone del Sud) e prodotto solo nelle grandi annate, stanno conquistando consensi sempre maggiori il Vigna Flaminio e il Vereto, due prodotti “assolati” e per molti versi profondamente meridionali, dotati di un importante potenziale d’evoluzione nel tempo, ma già apprezzabili ed equilibrati in giovane età. Il primo, vero e proprio cru di Brindisi rosso, riflette fedelmente, e senza compromessi, i caratteri delle tre varietà presenti nell’uvaggio, vale a dire il corpo e la potenza del Negroamaro, l’eleganza aromatica della Malvasia nera e la morbidezza e dolcezza di frutto del Montepulciano. Il Salice Salentino Vereto (18 mesi in acciaio e 6 in botte), a sua volta, di grande stoffa e dall’alcol ben bilanciato, abbina al Negroamaro una piccola percentuale di Malvasia Nera che lo rende più completo ed avvolgente. Sul fronte dei bianchi si esprime ad altissimi livelli il passito Passo de le Viscarde, uvaggio di Sauvignon e Malvasia Bianca selezionate chicco a chicco, di equilibrata dolcezza.
(© pubblicato su “Mondo Agricolo” 5/2008)
Agricole Vallone Via XXV Luglio, 7 73100 Lecce (LE) www.agricolevallone.it