Le degustazioni
27th Giu 2012Posted in: Le degustazioni Commenti disabilitati su Gabriele Del Carlo: abbiamo rossi all’altezza dei Bordeaux
Gabriele Del Carlo: abbiamo rossi all’altezza dei Bordeaux

Se un bravo sommelier ha il grande potere di orientare e influenzare il cliente nella scelta del vino, ci sono però delle imprese per molti versi proibitive, come quella di far bere “made in Italy” ai francesi in un grande albergo parigino. Ne sa qualcosa Gabriele Del Carlo, miglior sommelier d’Italia 2011 e attualmente in forza al ristorante le Cinq del Four Season George V di Parigi, uno degli hotel più prestigiosi del mondo. «La clientela internazionale che frequenta ambienti del genere è molto, molto esigente – sostiene Del Carlo –. Sono sempre di più coloro che possiedono una cultura sulle eccellenze vinicole mondiali e, specialmente se si tratta di americani, adorano i grandi vini prodotti in Italia, ma al momento della scelta conta moltissimo il fattore “regionale”. Non è facile quindi vendere vini italiani a Parigi ed è impossibile farlo con i francesi, attaccatissimi ai loro colori. Tuttavia, molti turisti, se motivati come si deve, finiscono con l’accordare piena fiducia al sommelier». L’importante, per Del Carlo,  è  il primo approccio, quello dell’aperitivo, con il quale bisogna trasmettere sicurezza e cortesia. «Dopodiché – afferma – siamo noi a guidare la scelta del vino ed io, quando posso, non mi tiro certo indietro nel consigliare un grande vino italiano».

Nella Carta dei vini del George V è già ospitato un vino lombardo, una piccola selezione del Ca’ del Bosco  Rosso del Sebino 1997 Maurizio Zanella, perfettamente all’altezza di tanti Bordeaux, ma, a dispetto dei paletti imposti dallo sciovinismo francese, sono molte le etichette che potrebbero fargli degna compagnia.  «Vista la ricchezza di vini che la Lombardia ci offre, non avrei problemi nel consigliare un grande Sfursat della Valtellina, in abbinamento  con piatti di cacciagione – fa presente Del Carlo –. Lo Sfursat è uno dei miei grandi vini italiani preferiti e conservo ancora  uno straordinario ricordo di uno Sfursat 5 Stelle di Nino Negri 1995 bevuto 4 anni fa». «Un altro prodotto che sarebbe ben accolto dalla nostra clientela è il Moscato di Scanzo – conclude Del Carlo –. Come facciamo per diversi vini provenienti un po’ da tutto il mondo lo vedrei bene servito al bicchiere,  accanto a preparazioni dolci con frutti rossi, tipo il delizioso Vacherin alle ciliegie».

 Barbara Mengozzi

 

 

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