Le degustazioni
28th Giu 2012Posted in: Le degustazioni Commenti disabilitati su Vigna Tea, un elbano autentico
Vigna Tea, un elbano autentico

Sarà per la loro indole riservata ed il carattere a tratti spigoloso come le rocce dell’isola che li ospita o piuttosto per l’acceso individualismo che è tipico della gente di mare, fatto sta che gli elbani ben poco fanno per valorizzare appieno i loro vini, affidandosi quasi esclusivamente per la promozione di questi variegati prodotti alla massa dei vacanzieri, non sempre composta da attenti conoscitori del nettare di Bacco. Eppure l’Elba  fin dall’antichità ha fornito degli ottimi vini, al punto di meritarsi l’appellativo di insula vini ferax, assegnatole da Plinio il Vecchio nel I secolo d.C., e di convincere Napoleone Bonaparte a far piantare, nel corso del suo esilio, barbatelle di provenienza francese nei suoli ferrosi dell’isola.

Oggi la fama dell’antica Ilva è legata soprattutto all’Aleatico, ottenuto da uve appassite naturalmente al sole, seducente nei profumi e vellutato al gusto, ma si producono anche dei rossi concentrati e dei bianchi freschi ed eleganti. Tra questi ultimi si è conquistato una bella posizione il Vigna Tea, Elba Bianco Doc a base di Vermentino, Procanico e Chardonnay, che fa parte della gamma dell’azienda Sapereta di Mola, ubicata in comune di Porto Azzurro ed estesa su 28 ettari, dei quali poco più della metà coltivati a vigneto secondo i dettami dell’agricoltura biologica. Titolare di questa realtà, brillantemente inseritasi tra le protagoniste del recente rinnovamento della vitivinicoltura isolana, è Italo Sapere, elbano doc ed esperto agronomo.

Le uve, provenienti da piante allevate a cordone speronato basso su  terreni poveri, argillosi e ricchi di scheletro, in una piccola zona particolarmente ben esposta (località “lo Stipito”), vengono vinificate separatamente in funzione della varietà. La breve macerazione a freddo permette di acquisire le intense sfumature caratteristiche dei vitigni. Ad una prima decantazione fanno seguito la fermentazione alla temperatura di 15° C e la conservazione sui lieviti fino a marzo-aprile. Si ottiene così un vino dall’approccio piacevole e immediato, dal colore giallo paglierino con lievi riflessi dorati, i profumi mediterranei ed il gusto secco, con un garbato fondo di frutta, perfetto per accompagnare la cucina di mare elbana dai sapori più delicati.

ABBINAMENTO: CACCIUCCO ALL’ELBANA

La versione elbana del cacciucco, prelibata zuppa a base di pesce (l’assortimento prevede in genere scorfano, murena, gattuccio, cappone, grongo, che all’Elba viene chiamato gronco, pesce prete, tracine, polpi, seppie, granchi, cicale e cozze) e pomodoro, presenta alcune varianti nella scelta degli ingredienti rispetto alla ricetta tradizionale livornese,  Fondamentale la presenza del pane abbrustolito e strofinato con l’aglio che si impregna del sugo e ne esalta il sapore di mare. Che si tratti di verità o aneddotica è difficile stabilitrlo, ma pare che lo stesso Napoleone durante il suo soggiorno elbano sia stato un grande estimatore di questo piatto originariamente poverissimo.

Barbara Mengozzi

 

Sapereta srl,
località Mola, 57036 Porto Azzurro (LI)
Tel. 0565 95033, fax 0565 95064
www.sapereonline.it

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