Dai “vini ideali” di fine Ottocento, così definiti nel motto aziendale di quell’epoca e tanto apprezzati da personaggi illustri, tra i quali Rossini, Verdi e il Duca d’Aosta, alla Riserva Ducale Oro, ambasciatrice del Chianti di pregio nel mondo dal lontano 1927, fino ad arrivare al Romitorio di Santedame, intrigante blend di Colorino e Merlot che, a quasi vent’anni dal debutto, continua imperterrito a mietere consensi di critica e pubblico. Nell’arco dei suoi 130 anni di vita il marchio Ruffino si è sempre mosso da protagonista sul palcoscenico enoico, precorrendo i tempi e puntando ad un rinnovamento continuo, puntualmente alimentato dalla tradizione, in vista di due traguardi ben definiti: qualità del prodotto ed espressione del territorio.

L’azienda, autentico pezzo di storia dell’Italia vitivinicola, è stata fondata nel 1877 dai cugini Ilario e Luigi Ruffino, originari di Pistoia, ed appartiene dal 1913 dai Folonari di Edolo, in quel di Brescia, famiglia del vino da sempre, attualmente rappresentata dai due fratelli Luigi e Adolfo, che di recente sono entrati in partnership con Icon Estates, nota realtà californiana di proprietà dell’azienda statunitense Constellation Brands. Nella primavera del 2007 si è aggiunta alla sede originaria, la storica cantina di Pontassieve, quella di rappresentanza, centro delle pubbliche relazioni Ruffino e visitabile da tutti gli appassionati di vino, nella bellissima Tenuta Poggio Casciano, a una manciata di chilometri da Firenze. Nel corso degli anni anche le vigne di casa si sono moltiplicate ed ora si estendono su circa 600 ettari che fanno capo a otto Tenimenti distribuiti sulle più importanti denominazioni toscane, con l’eccezione di Borgo Conventi, nel Collio Goriziano.

Ai vertici di una gamma attestata, nonostante l’ampiezza (si viaggia intorno ai 15 milioni di bottiglie annue), su livelli assai elevati, figura la Riserva Ducale Oro, dallo stile inconfondibile e inossidabile nonché parte integrante della storia del Chianti Classico, ed il Romitorio di Santedame, imponente e raffinato, unico vino del suo genere in Italia ed autorevole testimone dell’importanza che Ruffino attribuisce alla riscoperta e alla valorizzazione dei vitigni autoctoni toscani, in perfetta sinergia con il Sangiovese. Gioca invece con successo la carta dell’internazionalità il Modus, elegante ed equilibrato frutto dell’incontro del Sangiovese chiantigiano con Merlot e Cabernet Sauvignon, di stile moderno, senza tuttavia rinunciare ad un deciso carattere toscano.

(© pubblicato su “Mondo Agricolo” 5/2008)