Planeta

Non uno ma tanti spaccati della regione forse più dinamica ed innovativa nel panorama enologico nazionale ci vengono offerti dall’azienda Planeta, con i suoi 400 ettari circa di vigneto e cinque cantine ubicati nelle migliori zone della Trinacria: da Menfi, nell’Agrigentino, il “cuore” storico e tecnologico, alla vicina Sambuca di Sicilia, sulle sponde del Lago Arancio, che nel 1985 ha segnato l’esordio di questa brillante realtà imprenditoriale, per approdare a Vittoria, nel Ragusano, patria di Nero d’Avola e Frappato, e, quindi a Noto, in provincia di Siracusa, dove si è celebrata la riscoperta in chiave moderna dell’omonimo Moscato. Senza dimenticare l’acquisto più recente, una decina di ettari in comune di Castiglione di Sicilia, teatro della sfida con una viticoltura “estrema” come quella etnea.

La mente ispiratrice di questo entusiasmante percorso lungo un virtuale parallelo che unisce il Sud dell’isola, da est ad ovest, è stata quella di Diego Planeta, autentico “deus ex machina” dell’universo enoico siciliano nonché presidente da bene 35 anni delle Cantine Settesoli di Menfi, una delle più grandi cooperative agricole d’Europa. A reggere concretamente le redini dell’azienda con grande passione, unita a rigore e capacità imprenditoriale, ci sono la figlia Francesca ed i nipoti Alessio e Santi, proiettati da sempre verso la più elevata qualità. Obiettivo che trova conferma nell’estrema cura con la quale, per ogni varietà messa a dimora – dalle uve autoctone di consolidata tradizione ai vitigni internazionali dalle inesplorate potenzialità – è stata effettuata la scelta dei terreni e delle esposizioni. Il risultato è un’ampia e variegata gamma di vini che, pur conservando il marchio della terra d’origine, possono competere ad armi pari con i polposi Merlot di Pomerol e Saint-Emilion e con i fragranti Chardonnay della Sonoma Valley, ma l’elenco potrebbe tranquillamente continuare.

Tra i prodotti meglio riusciti e pluripremiati figurano il Burdese, grintoso uvaggio di Cabernet sauvignon e Cabernet Franc vinificato e maturato per 14 mesi in barrique di Allier, dalla struttura piena e dal lungo finale; il Fiano Cometa elegante e grasso al contempo, perfettamente in bilico tra morbide sensazioni alcoliche ed austere fragranze; e, tra gli autoctoni, il sontuoso Moscato di Noto, affascinante per l’equilibrata dolcezza, mai stucchevole, ed il cremoso Nero d’Avola Santa Cecilia, contraddistinto dalla tipicità che è propria dei Neri d’Avola della Sicilia sud-orientale.

(© pubblicato su “Mondo Agricolo” 5/2008)

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